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venerdì 5 aprile 2013

BOLOGNA SFREGIATA


Alexandre Dumas (figlio) diceva: “Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa”.
Già, peccato che qui a Bologna noi siamo pieni (anzi stra-pieni) di imbecilli che continuano a sfregiare questa città e senza pausa.
Un lavoro meticoloso e incessante: ovunque ti giri ci sono muri, insegne, cartigli imbrattati.
bolognagraffitiDio solo sa quanto vorrei conoscere uno di questi imbecilli per farmi spiegare quale gusto, finalità, obiettivo esiste nell’imbrattare i muri. Nessuno di questi imbecilli è dotato di un piccolo grillo parlante che gli chiede se veramente vale la pena di rovinare un bellissimo palazzo d’epoca per tracciare quattro scarabocchi o scrivere una frase che per l’autore sarà forse di grande effetto, ma a noi che la leggiamo non suscita tutta quella grande avvincente emozione!
BolognaNei miei giri alla scoperta di Bologna mi sono soffermata a “guardare” questi scempi e sono stata magari ferma ad osservare i passanti; tutti vanno oltre ignorando le scritte e gli imbrattamenti. Non ho visto una sola persona rallentare. Questo significa che queste “grandi opere di distruzione” non hanno poi così tanto appeal sul pubblico. Quindi vorrei chiedere agli imbecilli imbrattatori: ma lo sapete che nessuno si fila le vostre scritte e i vostri scarabocchi –sì, anche quelli che pomposamente definite graffiti o street art a seconda di come vi accomoda- ?

E allora perché lo fate?

Oltre alle varie pestilenziali scritte e scarabocchi, abbiamo poi anche le incisioni di frasi “tizio ama caia” o altre ridicole, nonché banali alla nausea, dichiarazioni d’amore e su questo argomento non ci spendo una parola in più tanto l’imbecillità è evidente. Naturalmente c’è pronta una schiera di dotti che ci ricama sopra e la chiama “forma di comunicazione metropolitana” e si sfiata per andare a cercare in questo volgare imbrattamento dei muri, una ragione dal “tentativo di interferire con un ordine routinario” al “desiderio di comunicazione esplicita e descrittiva”.
Signori: sono solo banali imbecilli che imbrattano i muri, non scomodate la psicologia per degli imbecilli.
Formulo quindi la mia richiesta al Comune di Bologna con anche piena osservanza della spending review: niente multe agli imbecilli, niente taglio delle mani (seppure sarebbe quasi doveroso), niente galera. Vi chiedo solo di montare una bella GOGNA in Piazza Maggiore e, come nei tempi passati, mettete l’imbecille per 7 giorni alla vergogna e allo scherno dei bolognesi. Magari non arriviamo all’eccesso di torturarli con pene corporali, è sufficiente imbrattarli con le vernici, dipingerli fino a farli diventare dei graffiti e fargli il solletico ai piedi, così almeno siamo sicuri che sghignazzano più di quanto si sono divertiti nell’imbrattare i muri. Se poi vogliamo fare un capolavoro, gli tatuiamo sulla pelle “SONO UN IMBECILLE” così potranno anche vantare un look moderno (il costo del tatuatore lo offro io e sulla ”i” di IMBECILLE ci metto pure un cuoricino rosso).   IMBECILLI. 


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